sabato 17 febbraio 2018
«Volare, oh oh, come un Santo o un Dj»: sorride ieri ("Il Venerdì", p. 146) Daria Galateria, che partendo da un'esibizione musicale su un aereo e «in assenza di peso», come simulando un "volo", ricorda il francescano san Giuseppe da Copertino (1603 - 1663) che le cronache del suo tempo raccontano in levitazione, nelle occasioni in cui "ballava" anche nell'aria raccomandandosi: «Compatitemi!». Vita difficile! Fu processato a più riprese, ma "volò" nell'aria anche davanti al S. Offizio, e persino davanti al Papa, allora Urbano VIII. Lo spedirono ad Assisi, poi in segreto a Osimo, in severo ritiro, e solo dopo la morte fu preso sul serio e fatto Santo.
Realtà, ma per l'articolista roba da Medioevo, leggende su cui sorridere: «Arrivò il secolo dei Lumi e gli uomini volanti scomparvero»! Dopo i palloni aerostatici sono arrivati gli aerei, e ormai si vola solo così. «Compatitemi!», diceva il Santo, e Galateria compatisce. Che dire? Un paio di cose. Prima di tutto che anche dopo «il secolo dei Lumi» si sono dati "voli" del genere – si pensi alle. testimonianze su san Pio da Pietrelcina, Anna Caterina Emmerich, Teresa Neumann e altri – ma soprattutto che esistono studi seri – come "Il Fenomeno mistico" di Juan Martin Velasco (Jaca Book, 2001, pp. 256) – che spaziando su tutto l'orizzonte umanistico delle diverse religioni suggerirebbero meno ironiche certezze.
Quanto poi a san Giuseppe da Copertino, aveva avuto problemi come alunno, nei secoli successivi è diventato "protettore degli esaminandi" e la fiducia in lui – ovviamente accompagnata da studio e impegno – non ha tradito tanti "devoti" studenti. Caso personale: prima di ogni esame scolastico ho fatto ricorso alla sua "protezione", mai abbandonato da lui, anche in tre diverse facoltà universitarie. E anche agli esami di giornalismo. Vogliamo sorridere? "Nel blu, dipinto di blu", e con i piedi bene per terra: va benissimo!
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