martedì 2 marzo 2004
Storia e vocabolari. Ieri sul "Corsera"(p. 11) furiosa e curiosa polemica, dentro i Ds, su un personaggio della vecchia Dc napoletana finora schierato col Centrodestra passato "tra le fila del Centrosinistra". Mugugni e consensi. Qualcuno importante ha parlato di "figliol prodigo", ma si è beccato una replica stizzita: "tenga da parte parole come 'figliol prodigo': non c'entrano con la nostra storia". Forse fa problema quel "figliolo", giacché di "prodighi", che magari scappano con la cassa, anche la storia della sinistra italiana ne ha avuti parecchi"Invece al "Manifesto" non sopportano - è noto - il nuovo film di Mel Gibson su Gesù Cristo, e venerdì(2//2) c'era mezza pagina ("Visioni") scatenata contro. L'altra mezza faceva la storia dei Gesù nel cinema. Con questo sommario: "Gesù di Hollywood da De Mille a Gibson, santino e ribelle, prima e dopo Giovanni XXIII". Malpelo scommette che ai lettori è restato misterioso quel riferimento a Papa Giovanni, che nel testo inoltre non compare minimamente. Del resto Roncalli non faceva il regista. Troppo profondo? Proviamo a spiegarlo: forse il riferimento è al fatto che Giovanni XXIII abolì una preghiera del Venerdì Santo che maltrattava gli Ebrei, e nella Chiesa cattolica cambiò il "clima", nei confronti dei nostri "Fratelli maggiori". Talora in redazione c'è anche chi ne sa troppo: una fortuna. Ma il vocabolario fa spesso problema. Ieri sul "Giornale", prima pagina, titolo squillante: "Vaticano: Corsi di aggiornamento per insegnare i nuovi peccato ai Sacerdoti". A "insegnare i nuovi peccati" ci penserà addirittura il "Vaticano"? In concorrenza col Diavolo? In redazione qualcuno ha le idee confuse"
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