Visse l'«ora et labora» nelle Paludi pontine
giovedì 2 luglio 2015
Sono i santi come l'abate Lidano da Sezze a testimoniare come la fede nei secoli abbia "dato forma" al territorio. Con i suoi mezzi da monaco, infatti, questo testimone del Vangelo lavorò per migliorare la vita delle Paludi pontine: lo fece prima di tutto fondando un monastero e poi bonificando i terreni circostanti. Nato a Civita d'Antino (L'Aquila) nel 1026 divenne benedettino a Montecassino e alla morte dei genitori chiese di poter usare il patrimonio ereditato per fondare il monastero di Santa Cecilia presso Sezze. Qui visse per 72 anni e come abate si prodigò per migliorare le condizione di tutto il territorio circostante. Morì nel 1118 e fu sepolto nella chiesa del monastero dove rimase fino alla distruzione per mano di Federico II. Il suo culto fu confermato da papa Leone X.Altri santi. Santi Processo e Martiniano, martiri (I sec.); san Bernardino Realino, sacerdote (1530-1616).Letture. Gn 22,1-19; Sal 114; Mt 9,1-8.Ambrosiano. Dt 31,14-23; Sal 19; Lc 8,22-25.
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