Visse da pastore saggio morì da amico e martire
sabato 19 settembre 2015
Quello di san Gennaro fu un gesto di cuore, accompagnato dall'urgenza di essere un pastore vicino a chi è nel bisogno: ecco perché oggi la sua eredità è ancora viva nella devozione popolare. La storia di questo vescovo, infatti, parla di una fede che dona coraggio, che rende saldi i legami umani e che spinge a guardare in alto. Nato nella seconda metà del III secolo a Napoli, Gennaro era vescovo a Benevento, dove si fece apprezzare come pastore saggio e premuroso. In anni difficili per le comunità cristiane, oggetto di pesanti persecuzioni, egli seppe mantenere lo sguardo fisso sulla propria missione, come dimostrò quando decise di andare a recare conforto a un amico, il diacono Sosso (o Sossio) di Miseno, arrestato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. Un viaggio che gli costò la vita: arrestato con i compagni fu martirizzato nel 305.Altri santi. Sant'Abbone di Metz, vescovo (VII sec.); santa Maria de Cervellon, monaca (1230-1290).Letture. 1 Tm 6,13-16; Sal 99; Lc 8,4-15. Ambrosiano. Dt 12,29-13,1; Sal 96; Rm 1,18-25; Mt 12,15b-28 / Gv 20,11-18.
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