Visite e revisioni più veloci per gli invalidi civili
martedì 6 maggio 2014
Prende il via in Campania il trasferimento all'Inps dei compiti in materia di accertamento dell'invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità. Rientrano nella competenza dell'Inps anche le domande attualmente in lavorazione presso le Asl e le revisioni successive sulle invalidità già riconosciute. L'affidamento di queste funzioni all'Istituto di previdenza, finora svolte dalla Regione e dalle Asl, è in vigore da venerdì scorso. L'intesa Inps-Campania viene ad aggiungersi agli analoghi accordi realizzati negli ultimi anni con la Sardegna, la Sicilia, il Veneto, la Toscana, il Lazio, in applicazione del decreto sul controllo della spesa pubblica (n. 98 del 6 luglio 2011).Il subentro dell'Inps accelera i tempi e le procedure per il riconoscimento delle diverse invalidità civili, grazie anche all'utilizzo esclusivo del canale telematico per gli accertamenti sanitari e per le richieste delle pensioni e degli assegni, con un alleggerimento dei costi che gravano sul servizio sanitario nazionale. Per velocizzare le procedure è allo studio del ministero del Lavoro ridurre ad una sola visita il riconoscimento dell'invalidità e quello dell'accompagno, dimezzando così i 420 giorni mediamente necessari per ottenere l'indennità.Controlli. Sulle verifiche straordinarie dell'Inps sui falsi invalidi pesa ora la sentenza del Tar del Lazio n. 3851 del 9 aprile scorso, che ne ha eccepito la illegittimità. Sono state riscontrate, in particolare, l'assenza nelle Commissioni sanitarie di un medico in rappresentanza delle associazioni di categoria, la commistione tra verifiche ordinarie e verifiche straordinarie, i controlli anche sui portatori di handicap in violazione delle garanzie previste dalle norme speciali.Conti correnti. La riscossione delle prestazioni Inps con accredito su conto corrente o su libretto nominativo ha creato non poche difficoltà ai genitori dei minori che beneficiano dell'indennità di accompagnamento o di frequenza. Queste prestazioni sono intestate direttamente al minore, unico beneficiario per legge, tuttavia - come precisa l'Inps - il conto corrente di accredito può essere gestito direttamente da chi esercita la potestà genitoriale, senza una specifica autorizzazione da parte del giudice tutelare. Ciò vale sia per gli importi riscossi mensilmente sia per eventuali arretrati sulle stesse indennità. Le operazioni di apertura e gestione del conto rientrano infatti fra gli atti di ordinaria amministrazione, così definiti dal codice civile, diversamente dai proventi da attività lavorative del minore o dall'incasso di capitali destinati a produrre frutti nel lungo periodo.
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