martedì 28 maggio 2019
Le ultime sei monache Visitandine se ne sono andate 5 anni fa, ma il Monastero della Visitazione, nel cuore di Padova, respira ancora del silenzio e della spiritualità che lo hanno abitato fin dal XIII secolo. I secoli sono trascorsi, molte vicende hanno interessato il monastero un tempo chiamato di San Benedetto Novello, vari gli ordini monastici che si sono succeduti. Ora disabitato, il Monastero è stato eccezionalmente aperto al pubblico nello scorso fine settimana, grazie all'iniziativa "Case mai viste" che per l'occasione entra "nel silenzio dei chiostri". Pensata dal Museo diocesano, la proposta ha aperto al pubblico le porte di dimore illustri e poco note inserendosi nel più articolato progetto «Mi sta a cuore», che raccoglie fondi per il restauro di opere d'arte di volta in volta selezionate. I visitatori, che sono potuti entrare per la prima volta all'interno del Monastero della Visitazione, hanno respirato i tempi e gli spazi della dimensione monastica, deliziandosi con la musica e interessandosi alle rose antiche e ad altri oggetti di un mercatino artigianale particolarmente selezionato, accompagnati da alcuni ospiti autorevoli (un vivaista e un maestro pasticciere). Contemporaneamente hanno avuto l'opportunità di sostenere il restauro di tre terrecotte policrome conservate in altre chiese del territorio.
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