sabato 13 maggio 2017

Sorprese, tra prossimità e lontananze... Le prime fannopiacere. Il 27/4 "L'Osservatore"apriva con grande titolo dal video messaggio di papa Francesco ai giovani americani riuniti a Vancouver:«Quando c'è il noi comincia una rivoluzione».Significato vasto: se ne appropria con passione Eugenio Scalfari ("Repubblica" 7/5, pp. 1 e interna)applicandolo alla realtà attuale della politicaitaliana in bilico da tempo per le divisioni che impediscono un cammino comune. Ancora su"Repubblica" (30/4, p. 24) Concita De Gregorio conclude una sua riflessione su una letterache le ha parlato di una vita soffertadescritta con sobrietà e partecipazione con questa citazione: «Meglio pensare ad essere felici. E per esserefelici, ne sono certa, servono glialtri. Essere felici si può solo insieme». E l'insieme diventa un"noi": Prossimità, appunto! Eripensi alle tante volte che il Papa richiama a essere un "noi" che vive, un «popoloin cammino», e a don Milani, al suo «Icare» e alla definizione di «politica» come «sortire insieme» dalle difficoltà della vita. Vere vicinanze dunque,anche inattese: benvenute! E ci sonoanche le lontananze, sia attese che sorprendenti... Due esempi recenti: titolo ("Italia Oggi",29/4, p. 8) per un pezzo di Cesare Maffi. «Papa Francesco dà i numeri sull'entità deimigranti». Da uno che «dà i numeri» è ilcaso di stare lontani, vero? Più a sorpresa invece ("Libero", 7/5, pp. 1 e interna: «L'ultima crociata diFrancesco è contro i polli d'allevamento»)questa lontananza offensiva di Marcello Veneziani. Non te l'aspetti perché talora di lui hai visto oletto cose assai più assennate. Ribadita:«Papa Francesco lancia la crociata anti-pollo». Ha detto che i medici ricordano alle mamme i danni diallevamenti intensivi con prodotti arischio di danni alla salute. Ironia? Forse, ma bassa bassa.

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