domenica 10 maggio 2020
In una delle più belle scene coreografiche di Jesus Christ Superstar, tutti gli apostoli corrono di qua e di là chiedendosi reciprocamente «What's the buzz? Tell me what is happening!». Ci troviamo in una caverna dove la compagine del Signore ha trovato momentaneo rifugio ma non, evidentemente, la pace. La frase, tradotta in italiano, suona più o meno così: «Cosa si spettegola? Cosa si dice (di noi)?». Gli unici assorti e indifferenti di fronte alla concitazione generata dalla messa in comune di questo interrogativo Gesù, e la Maddalena, che lo osserva, come a cercare l'intuizione del suo sentire e lontana così dalla vacua preoccupazione di cosa dica “la gente”. Qualche anno fa ho letto che il pettegolezzo è una delle poche cose che distinguono l'uomo dagli altri animali i quali, risolto il problema della propria sopravvivenza e quella del proprio gruppo, sono soddisfatti. Indice dunque di evoluzione? Certo indice di correlazioni problematiche, e fantasmatiche, in cui la povera mente umana si aggroviglia. Perché il pensiero di “cosa pensa la gente” è il fantasma delle nostre paure e delle nostre aspettative “di gruppo” in cui il singolo si perde o si illude di primeggiare. Un pettegolezzo rovina la vita. Il pettegolezzo, infine, è il momentaneo spavento del gregge. E Gesù lascia semplicemente che si spenga. E si spegne.
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