martedì 4 luglio 2017
Prima la scoperta del Memoriale di Montesole poi il dialogo e il confronto seduti in cerchio su una terra così piena di storia ma anche di dolore. Duecento ragazzi, impegnati nei cammini della comunità Papa Giovanni XXIII di liberazione dalle dipendenze, hanno scelto significativamente un luogo di martirio per celebrare l'annuale Festa dell'In(ter)dipendenza, in occasione della Giornata mondiale di lotta alla droga e al narcotraffico.
Montesole è stata bagnata dal sangue di quasi ottocento donne, vecchi e bambini che vennero trucidati dai nazisti il 29 settembre e il 5 ottobre 1944. Oggi Montesole è un memoriale dove la storia riprende vita, in particolare durante la festa di liberazione del 25 aprile. «Le giovani vittime delle dipendenze pagano il prezzo dei vuoti e delle ideologie della nostra società – ha detto Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell'associazione fondata da don Benzi –. A Monte Sole hanno ritrovato un po' la vita, grazie a un percorso nella memoria che dura tutto l'anno e che aiuta a riscoprire la propria identità. Per uscire dalla droga, dal gioco e dall'alcool serve soprattutto la ricostruzione di relazioni umane autentiche. Con i nostri volontari e i nostri operatori diamo voce al loro sogno di una liberazione fisica e interiore, per la quale tutti insieme ci stiamo battendo». Nel corso della giornata è stata presentata la raccolta completa dei 215 testi in rima e in prosa che sono stati scritti dai ragazzi durante l'anno. «I versi e la scrittura, insieme alla storia, sono un accompagnamento vivo in un cammino difficile di cui i nostri ragazzi sono protagonisti», spiegano gli organizzatori.
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