venerdì 17 luglio 2015
L'unione fa la forza, si sa. Ha raggiunto l'obiettivo in soli cinque mesi la raccolta fondi per un progetto di «crowdfunding» allo scopo di finanziare un'iniziativa culturale promossa dalla Casa di Riposo per Musicisti Fondazione Giuseppe Verdi di Milano. L'istituto, fondato dallo stesso Verdi nel 1899, presieduto dal professor Roberto Ruozi, grazie alle donazioni dei cittadini, ha infatti raccolto più di 120,000 euro. Tale cifra era necessaria per consentire a Casa Verdi di acquistare 82 lettere (223 pagine) scambiate tra il maestro e il suo amico Opprandino Arrivabene, nobile mantovano. L'epistolario è sottoposto a vincolo del Ministero per i Beni Culturali e questo ne impedisce lo smembramento. Per acquistare queste lettere, che consentono di conoscere meglio la vita privata e il pensiero del grande musicista, si era fatto ricorso a una trattativa privata che, insieme alla rinuncia ai propri diritti sulle opere da parte della Casa d'Aste Bolaffi – alla quale l'epistolario era stato affidato –, ha permesso di fissare il prezzo di vendita a un livello inferiore rispetto a quello di mercato. Il resto lo ha fatto la gente comune, per la quale la cultura ancora vale qualcosa.«Con i fondi che abbiamo ricevuto – afferma Roberto Ruozi – potremo comprare da Bolaffi questo interessante carteggio del maestro Verdi e riportarlo nella sua Casa, che egli definì “la mia opera più bella”. Inoltre, grazie al successo raggiunto, abbiamo mostrato un nuovo modo di generare finanziamenti per sostenere la cultura». Il carteggio sarà a disposizione del pubblico e degli studiosi.
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