venerdì 15 luglio 2016
Anche un ateneo può dar seguito all'appello di Papa Francesco per accogliere i migranti che fuggono dai conflitti e dalla fame. Con questo spirito, la Pontificia Università Lateranense – che si fregia proprio del titolo di «università del Papa» – firmerà il 19 luglio un protocollo d'intesa con il ministero dell'Interno italiano, che ha come scopo l'accoglienza di venti studenti titolari di protezione internazionale. I giovani provengono dall'Iraq, dalla Siria, dall'Eritrea e a causa della guerra e le persecuzioni nei loro Paesi hanno dovuto interrompere la formazione accademica. Ma che ora, grazie all'intesa tra Lateranense e Viminale, potranno riprendere e portare a termine. Con questa iniziativa congiunta, ha fatto sapere l'ateneo, la Pontificia Università e il ministero dell'Interno, rispondendo anche agli appelli vibranti di Francesco, «si impegnano a sostenere interamente questi giovani, affinché possano seguire uno dei percorsi curricolari previsti dalle singole Facoltà ed Istituti».Il rettore della Lateranense, monsignor Enrico dal Covolo, assieme alle autorità accademiche, al personale docente e non docente, incoraggia «ad aprire le porte dell'Università per fare un pezzo di strada con i giovani fratelli in fuga dall'inferno della guerra, delle persecuzioni e del terrorismo. Da noi, troveranno una casa e un libro, ma soprattutto l'abbraccio dei fratelli con cui condividere esperienze di studio e di vita, crescendo in umanità».
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