mercoledì 23 settembre 2015
Imparare facendo e, per di più, per una buona causa. L'occasione infatti è tra le più nobili per reinserirsi nella società, anche se per un tempo limitato: lavorare durante i grandi eventi religiosi del Giubileo della Misericordia per mantenere pulita e ordinata la città. E, soprattutto, farlo gratuitamente. Venti detenuti del carcere di Rebibbia ripartono proprio da qui, impegnandosi in un progetto di lavoro elaborato dal Provveditorato dell'Amministrazione penitenziaria del Lazio in collaborazione con Roma Capitale. "Ricomincio da qui", questo il nome del programma, così non solo avvicinerà i detenuti al servizio volontario per il bene della comunità, ma può offrire una opportunità di crescita professionale e personale a chi sta pagando il proprio conto con la giustizia.Ma non sarà un'occupazione una tantum per uscire dal carcere; i venti carcerati-tuttofare difatti lavoreranno 25-30 ore settimanali per sei mesi, in cui dovranno «contribuire al miglioramento dell'immagine della città nei confronti dei residenti, dei turisti e dei pellegrini», spiegano dal Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, oltre che far bene a se stessi, passando «da soggetti assistiti a soggetti attivi». Impareranno, insomma, a sentirsi parte di una comunità, ad aver cura dei suoi beni e dell'ambiente naturale, ma con il loro operato saranno anche d'esempio agli altri, perché insegneranno loro a rispettare i quartieri in cui viviamo. Il progetto costerà appena 9mila euro, a carico della Cassa Ammende, usati per lo più per spese di assicurazione dei detenuti e per materiale antinfortunistico.
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