martedì 18 novembre 2008
Malpelo spesso contro la sinistra? Perché a destra neppure si ragiona. Domenica sul "Foglio" (intera p. 16) disgusto per l'insulto cieco, costruito da un solo libretto recente scritto con altri, su brani tolti dal contesto, capiti sempre al peggio e di traverso contro il cardinale Carlo Maria Martini. Libera critica? No: veleno su chi non può difendersi. O forse qui l'accusato di vera "infamia" " rinnegare Gesù Cristo! " può replicare al livello di certe accuse? Invece " forse mi illudo ancora " dall'altra parte ragionare serve. Ieri p. es. sulla "Stampa" (p.10) leggi Rosy Bindi: «La sfida di un partito plurale come il Pd significa che nessuna cultura prevale sull'altra, ma c'è pari dignità». Sabato hai letto una sua lunga intervista all'"Unità" (pp. 26/29) in cui chiede «rispetto e ascolto per le opinioni altrui» e allora ti chiedi: ma davvero oggi nel Pd, nei suoi pronunciamenti, sul suo giornale vestito di nuovo "nessuna cultura prevale" e "c'è rispetto e ascolto" per le opinioni dei cattolici? Prendi la vicenda Englaro: salvo questa intervista a lei stessa, sola come un cane in una gabbia di gatti, lì risuona una sola voce, di una sola "cultura" che, con unico bersaglio le posizioni dette "cattoliche", passa per il testamento biologico e punta secca all'eutanasia legale. Solo ieri: l'editoriale bolla come «senza ombra di umanità» la posizione cattolica, segue Ballestra contro «i virulenti attacchi di "Avvenire"», la denuncia della «nuova crociata» dei vescovi e infine ecco un prete che in tema usa persino "Pio IX" contro la Chiesa di oggi. È questa, nel Pd, la "pari dignità"?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI