sabato 11 novembre 2006
Veleni, magari inconsapevoli, ma è peggio: come una seconda natura, quindi incorreggibili. "L'Unità", giovedì, prima pagina con strillo: "Il Vaticano si indigna: ma è per il gay parade". E nel testo: "Viva disapprovazione del Vaticano, ma non è per la strage di Beith Hanun". Lo scandalo è per il fatto che La Santa Sede aveva comunicato al governo di Israele di non gradire la parata gay - svolta ieri a Gerusalemme accanto ai Luoghi Santi -, al pari delle autorità ebraiche e musulmane. Poi il veleno aggiunto: "ma la disapprovazione non è per la strage"" Ebbene: il giorno prima il Papa aveva deplorato la strage, e non passa settimana, da anni, che la Santa Sede non manifesti la sua preoccupazione per i drammi in Terra Santa. Dunque solo veleno calunnioso. A p. 11, stesso giorno, si protesta contro "le balle del Tg2". E quelle dell'"Unità"? Sempre giovedì sul "Manifesto", a parte Gianni Rossi Barilli - p. 1: "Il nulla osta del prete" - che piagnucola contro "la destra ratzingeriana"(?), ecco che l'indignato on. Franco Grillini denuncia "la gravissima ingerenza da parte del Vaticano". Qualcuno lo informerà che i Luoghi Santi della cristianità sono affidati, e da Trattati internazionali, proprio alla Santa Sede che quindi ha, sulla cosa, pieno titolo a dire la sua, come le autorità religiose ebraiche e islamiche? In coda, anzi in "codino", sempre 9/11, il mesto Federico Orlando ("Europa", p. 7) lamenta "la pressione della Chiesa sul fragile Stato e la frastornata democrazia italiana e la pretesa wojtyliana di 'rievangelizzare' l'Occidente". "Pretesa"? Proprio così! Come quella di Orlando di scrivere su "Europa"?
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