martedì 2 giugno 2015
Anche correndo dietro a un pallone si può cominciare ad essere uomini migliori. Così la pensano i promotori del triangolare di calcio in programma giovedì pomeriggio al palazzetto dello sport “Giovanni Paolo II” di Pescara. A sfidarsi saranno le squadre del Comune abruzzese, della locale casa circondariale e della Città del Vaticano. Quest'ultima è un piccola “primizia”. Infatti, spiegano gli organizzatori del torneo, è la prima volta che i dipendenti dell'Attività calcistica della Città del Vaticano (che si compone di un circuito interno di quattro squadre) partecipano a una manifestazione fuori dai confini del piccolo Stato. Anche le Poste celebreranno l'evento con uno speciale francobollo.In questi giorni di vigilia, si sono intensificate le sessioni di allenamento sul campo del carcere pescarese. I detenuti vogliono fare bella figura e dimostrare, a suon di gol, di aver intrapreso un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale. Questo è anche l'obiettivo dichiarato del direttore del penitenziario di San Donato, Franco Pettinelli, che vuole «portare all'esterno il messaggio di recupero». Anche con l'aiuto dell'amministrazione comunale che, in collaborazione con il Coni, avvierà un nuovo progetto per potenziare lo sport dietro le sbarre. Sudore e fatica, elementi di un nuovo rapporto con sé e con gli altri, per rientrare in società da uomini rinnovati e responsabili. E con un po' di pancetta in meno.
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