Una madre di famiglia al servizio degli ultimi
lunedì 8 gennaio 2018

Una casa aperta, una famiglia grande e accogliente, la capacità di camminare al passo degli ultimi e su tutto la luce della speranza che viene dal Risorto. Quella della beata Eurosia Fabris Barban è la storia di una donna che ha saputo mostrare al mondo il sapore della vita dando una chiara testimonianza di quella maternità che solo l’amore di Dio può generare. Nata a Quinto Vicentino nel 1866, a 20 anni sposò un giovane vedovo, rimasto solo con due piccole figlie. Dall’unione nacquero sette figli e nel 1917 alla famiglia si aggiunsero tre orfani. La cura dei figli – alcuni dei quali scelsero la via della consacrazione – non le impedì di dedicarsi anche ai bisognosi e di fare della propria casa un punto di riferimento sicuro per quanti si trovavano nella miseria e nelle difficoltà. Nel 1916 aveva aderito al Terz’Ordine francescano. Morì nel 1932 a Marola.

Altri santi. Sant’Apollinare di Gerapoli, vescovo (II sec.); san Lorenzo Giustiniani, vescovo (1381-1456).

Letture. 1Sam 1,1-8; Salmo 116; Mc 1,14-20.

Ambrosiano. Sir 24,1-2. 13-21; Sal 135; Mc 1,1-8.

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