giovedì 5 dicembre 2013
Laici? Perbacco: a 18 carati! E rispettosi delle coscienze? Dipende. "Espresso" (5/12, p. 18): «Conversioni. Fedele anche di fatto». Una presa in giro di un noto personaggio perché si sarebbe convertito, e ora è «dentro l'ovile di santa madre Chiesa cattolica», e «dopo mezzo secolo di distacco… (ha) affrontato anche la prima storica confessione». È rispetto? E come no! Infatti loro gli fanno subito i conti in tasca: pare abbia rinunciato a qualcosa, ma gli restano ancora tanti euro nel portafogli. Si sa: la religione è "sovrastruttura", e la "struttura" è sempre l'economia. Certe ideologie hanno timbrato tutto, teste e cuori in qualche redazione. Finito? No. Loro rispettano tutto, e talvolta persino la religione. Ecco infatti a p. 11 Roberto Saviano: «L'aria della felicità, la Napoli che amo». Lui ci fa sapere che finalmente arriva un film in cui c'è «l'animazione per adulti», che «in Italia non ha precedenti», e infatti è «un insegnamento buddista… sentiero da seguire per poter operare in un Paese diverso». Dunque: una conversione derisa, e un'altra agognata e promossa con foga. Laicità "verace"? Come certe cozze di cui qualche tempo fa si è parlato tanto in quelle e altre pagine. Erano "pelose": il pelo del lupo non cambia mai.
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