sabato 1 settembre 2018
«Una gamba in cammino». Andrea Devicenzi, campione paralimpico di 45 anni, riesce a scherzare nel titolo della nuova sfida che, dall'8 settembre al 2 ottobre, lo vedrà percorrere il cammino di san Francesco con una gamba e due stampelle. Dalla Verna a piazza San Pietro, con una media di 22 km al giorno. Anche nel sito su cui seguire l'impresa continua l'ironia: www.viaggingamba.it (Facebook: Viaggingamba).
Torna serio per spiegarne il senso: «Avvicinare sempre più persone disabili allo sport attraverso attività semplici come un cammino, far sì che anche attraverso lo sport ogni esistenza diventi un modello di resilienza». E la sua storia: «A 17 anni un grave incidente motociclistico mi ha causato l'amputazione. Se ne è andata una gamba ma non la voglia di vivere al massimo delle mie possibilità». Dallo sport arriva il riscatto: ciclista agonistico dal 2007, vince medaglie agli Europei nel paratliathlon. Non è nuovo a sfide: nel 2016 in quattro giorni ha raggiunto i 2.400 metri della fortezza inca di Machu Pichu, dopo aver percorso in bicicletta i 1.140 chilometri che separano Lima da Cusco.
«Ho capito – spiega – che non è il numero delle mie gambe a determinare il successo». Così ora è formatore e mental coach e ha fondato l'associazione Progetto 22 per promuovere lo sport tra i ragazzi disabili. Nella scelta della Via Francigena (tra gli sponsor Quixa, Bmw e Parmovo) c'è un forte richiamo alla storia: «È un cammino di pellegrinaggio – spiega – nelle terre che il Poverello d'Assisi ha calcato nelle sue itineranze».
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