martedì 24 luglio 2018
«E mi sovvien l'eterno...», Giacomo Leopardi poetava così quasi duecento anni fa nell'«Infinito». Ed eterne sono certe iniziative dell'intelligenza umana, suggerite dalla carità cristiana. Già nel 1892 Napoli aveva assistito ad una grande impresa editoriale: la fondazione del "Mattino" da parte di due scrittori, Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao. Oggi, in piccolo, nel tormentato panorama di Scampìa, un giovane narratore, Rosario Esposito La Rossa, e la moglie Maddalena Stornaiuolo danno nuova vita a una casa editrice, la "Marotta&Cafiero", decisi a rinnovare il clima civile del quartiere.
Rosario, nel suo primo romanzo, racconta dell'assassinio del cugino Antonio, disabile, trucidato nelle guerre fra clan del 2004. Dunque, Maddalena e Rosario hanno impiantato le storiche edizioni "Marotta&Cafiero" fra i prati di Scampìa e ne hanno fatto un simbolo di cultura civile proprio lì dove nascevano camorre e degrado: dal 2010, quando comincia la loro attività indipendente "pizzo-free", hanno stampato 30 volumi che diffondono il volto nuovo d'una Napoli all'avanguardia della civiltà italiana ed europea.
La gente è vicina a questa ardimentosa coppia di scrittori-editori con la propria generosità: i fondi per le pubblicazioni vengono reperiti anche attraverso la raccolta di finanziamenti sul web. Il prezzo di copertina dei libri è decisamente basso: così tutti hanno la possibilità di leggere e di informarsi sulla nuova realtà di Napoli cui lavorano appassionatamente Rosario e Maddalena e il meglio dei residenti di Scampìa.
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