martedì 16 luglio 2019
È intitolata a un sacerdote vittima di mafia e tra le sue finalità ci sarà anche la gestione di beni confiscati alla mafia. È la cooperativa sociale "Don Costantino Stella" di Resuttano, in provincia di Caltanissetta, la cui costituzione è stata promossa dall'arciprete, padre Ignazio Carrubba, con fondi della diocesi nissena. Don Costantino Stella fu assassinato dalla mafia nel 1919 forse per la sua attività a favore dei bisognosi e quest'anno ricorre il centenario dell'omicidio (ricordato su "Avvenire" il 10 luglio). La cooperativa sociale a lui intitolata vuole dare una nuova opportunità di vita a dieci giovani in un territorio povero che si va spopolando. Il direttore della Caritas diocesana Giuseppe Paruzzo, spiega: «Inizialmente, la cooperativa svolgerà attività per i giovani del paese che, a parte la parrocchia, non trovano altro; forse gestirà un centro anziani: a Resuttano ora non c'è e sarebbe molto utile. E poi ci sono dei beni confiscati alla mafia che la cooperativa vorrebbe utilizzare per attività agricole e pastorizie. La Caritas diocesana e la Pastorale sociale del lavoro sta finanziando la formazione di questa cooperativa, la seconda che in diocesi aiutiamo a nascere, la prima è nata a Caltanissetta».
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