Una «gestione separata» per la Cassa degli ingegneri
martedì 26 agosto 2014
L'accanimento dell'Inps nell'iscrizione di liberi professionisti alla Gestione separata senza alcun consenso degli interessati ha messo in agitazione il mondo delle professioni tecniche. Particolarmente attivi contro le pretese dell'Istituto di previdenza gli ingegneri e gli architetti, regolarmente iscritti all'Albo, che esercitano l'attività con un rapporto di lavoro dipendente, spesso presso enti pubblici, ma che sono impegnati in forma autonoma anche in altri lavori professionali. In presenza di queste condizioni l'Inps "attrae" d'ufficio il reddito autonomo nella sua Gestione separata, con il conseguente obbligo contributivo. L'Istituto di previdenza pesca i presunti evasori della Gestione separata attraverso una procedura intitolata «Poseidone» (tipica figura del mondo sommerso) con la quale avvia le iscrizioni di ufficio e il recupero dei contributi fino a 5 anni indietro, più gli interessi legali. Le numerose contestazioni degli ingeneri e architetti (che già versano contributi Inarcassa sui redditi professionali) hanno provocato la nascita di un sindacato associativo (Inaredis) che, contro le pretese dell'Inps, punta alla costituzione di una Gestione separata all'interno di Inarcassa, per raccogliere tutte le contribuzioni professionali finora non previste dalla vigente normativa di categoria. I professionisti interessati vantano sentenze della magistratura che escludono la Gestione Inps quando è in atto un rapporto contributivo (soggettivo o integrativo) con Inarcassa. Per gli ingegneri, ma anche per altre professioni, dovrebbe valere la riforma Dini, istitutiva della Gestione Inps, che se interpretata correttamente invaliderebbe le invasioni di campo dell'Inps.Denunce di agosto. Entro il 1° settembre (la scadenza del 31 agosto cade di domenica) gli ingegneri e gli architetti titolari di partita Iva ma non iscritti a Inarcassa, e le società di professionisti o d'ingegneria devono versare il contributo integrativo eventualmente dovuto per il 2013, tramite Mav scaricabile dal sito. Ancora on line, tutti gli iscritti devono comunicare alla Cassa l'ammontare del reddito professionale Irpef e il volume di affari Iva per lo stesso 2013. La comunicazione (scadenza il 31 ottobre) è obbligatoria anche se la dichiarazione fiscale non è stata presentata oppure è a reddito negativo. I modelli di comunicazione devono essere aggiornati in seguito alla recente approvazione ministeriale di abolizione del contributo del 4% sul fatturato realizzato all'estero. Sono esonerati dalla comunicazione i non iscritti a Inarcassa senza partita Iva e i professionisti iscritti a un'altra cassa professionale prima del 2013.
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