Un volto pluriforme su cui è utile riflettere
domenica 9 novembre 2014
Navigare in Rete laddove la Chiesa discute al suo interno significa imbattersi spesso in due secche abbastanza pericolose, nelle quali vorrei stare attento a non incagliarmi. Mi è successo anche negli ultimi due giorni, i quali hanno confermato che l'attività ordinaria di papa Francesco e/o le analisi generali sul suo pontificato, con il 15% dei "cattolink" (Catholiens è la sitografia francese equivalente dell'italiano Siti cattolici), è rimasta in cima all'interesse delle fonti che ho consultato.  http://tinyurl.com/qa53hk9 Le quali hanno ignorato, con mia felice sorpresa, la notizia diffusa da Dagospia (http://tinyurl.com/pyzvlm4) secondo cui anche Francesco, come Benedetto nel 2013, sarebbe in procinto di "dimettersi", e per ragioni tutto sommato simmetriche; notizia che invece – ho interrogato l'oracolo di Google News – ha molto attecchito nel resto del Web. Le stesse fonti – andate ad esempio su Sacri Palazzi http://tinyurl.com/pyzvlm4 – hanno invece gratificato di un altro 9% di link le parole del papa all'Assemblea dei religiosi italiani, la Cism.
Ma dicevo di due secche pericolose. Le ho trovate negli altri due argomenti più presenti. Nella discussione intersinodale (9%) il ripetersi della polarizzazione raccontata durante l'Assemblea straordinaria di ottobre è costante: guardate la Nuova Bussola http://tinyurl.com/pzx2h9j. Ma persino i martiri cristiani (11%) appaiono estremizzanti: chi vede i perseguitati di oggi in Pakistan, Nigeria, Myanmar pare ignorare quelli di ieri in Centramerica, di cui scrive Terre d'America, http://tinyurl.com/ljb2ygk e viceversa.Mi sto interrogando, dunque, su come evocare, almeno in questo spazio, i due gruppi d'opinione più militanti riconducendoli, magari con un sorriso, al "volto pluriforme" della Chiesa, invece di ripetere definizioni (progressista/conservatore; tradizionalista/riformista, ecc.) un po' fruste. Ho già qualche idea. Si accettano suggerimenti.
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