Un volto di speranza nel buio di Auschwitz
giovedì 28 febbraio 2013
Il beato Stanislaw Antoni Trojanowski è un altro di quei volti incisi nella storia della moderna Europa. Un testimone della fede che difese la dignità umana anche quando questa era vittima di un progetto politico che voleva cancellarla. Nacque nel 1908 in Polonia. All'età di 22 anni entrò nel convento dei Frati Minori Conventuali a Niepokalanów, prendendo il nome di Timoteo. Qui si dedicò al lavoro nel reparto spedizioni della rivista «Cavaliere dell'Immacolata» – fondata dal superiore del convento, il futuro martire padre Massimiliano Kolbe. Nel 1941 fu arrestato dalla Gestapo. Deportato ad Auschwitz, fu messo ai lavori forzati, continuando a testimoniare la speranza tra i compagni. Ammalatosi, morì nel 1942.Altri santi. San Romano di Condat, abate (390-463); beato Daniele Alessio Brottier, sacerdote (1876-1936). Letture. Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31. Ambrosiano. Gen 18,1-15; Sal 118 (119),49-56; Pr 7,1-9.24-27; Mt 6,1-6.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI