venerdì 10 dicembre 2004
c'è un alimento della festa che difficilmente viene soppiantato dalle mode: la frutta secca. Ogni Natale, fino all"Epifania, è coronato, nelle case, dall"offerta di noci, nocciole, mandorle, arachidi e pistacchi. Il pistacchio, che in Italia ha una patria di elezione in Sicilia, e in particolare in provincia di Agrigento, è un eccezionale prodotto delle nostre terre. Curioso rimane il fatto che il gelato al pistacchio sia così verde (potenza dei coloranti, forse) e del profumo del pistacchio autentico abbia ben poco.Per questo, la battaglia di Antonio Vaccaro di Racalmuto (il paese di Leonardo Sciascia) è sacrosanta. Lui vuole vendere i suoi pistacchi (celebri sono quelli di Bronte) direttamente a pasticcerie e gelaterie. La coltivazione di questa pianta originaria del Medio Oriente è assai difficoltosa, anche perché la fruttificazione avviene ogni due anni. Il pistacchio viene raccolto a settembre, dopodiché si passa all"essiccazione ed eventuale tostatura. Con il frutto, si fanno creme e decorazioni anche se non mancano ultimamente ricette che utilizzano il pistacchio come ripieno di carni. Giovanna Ruo Berchera ha inventato coi pistacchi un budino straordinario. Tuffate dunque i pistacchi (100 grammi) in acqua bollente per un minuto, scolateli e spellateli. Metteteli poi in una pentola, unite il latte (1,5 litri), 50 g di panna e 50 g di zucchero e cuocete con fiamma al minimo per 2-3 minuti. Lasciate intiepidire, frullate e passate al setaccio in modo da ottenere una crema. Versate la crema in un pentolino e riportatela a ebollizione, mescolando e mantenendo la fiamma al minimo. Spegnete e unite immediatamente del cioccolato bianco tritato (100 grammi), mescolando finché risulterà completamente sciolto. Aggiungete la gelatina in fogli (2 gr.) sciolta in un cucchiaio di liquore dolce e uno di panna liquida. Montate la panna e incorporatela delicatamente al composto a base di pistacchi ormai freddo. Versate il tutto in 4 stampini da budino e fate rassodare in frigo per 4-5 ore.
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