venerdì 31 maggio 2019
Un ospedale per bambini dev'essere un luogo non troppo austero ma, al contrario, a modo suo piacevole, in cui i piccoli pazienti possano dimenticare i malanni talvolta gravi che ne insidiano la naturale allegria. Così l'Associazione Bimbi In Ospedale (Abio), diffusa in tutt'Italia e con sede centrale a Milano, provvede ormai da più di quarant'anni a riportare il sorriso e la spensieratezza ai bambini ricoverati e alle loro famiglie grazie a cinquemila volontari e volontarie. Giustamente agli onori delle cronache nazionali è balzato in questi ultimi giorni l'ospedale pediatrico "Santobono" di Napoli, poiché i medici che prestano in esso la propria opera hanno, con grande rigore scientifico, salvato la vita di Noemi, la bambina di quattro anni colpita da una pallottola camorrista nel centro della città. I suoi coetanei, ai quali solo per avventura non è toccata una sorte simile, aspettano con ansia il sabato e la domenica che tirocinanti o volontari dell'Abio aprano loro le porte della "ludoteca". Non ci pare poco, soprattutto in questi tempi truci per i bimbi, considerato anche il fatto che la maggior parte dei soccorritori "gratis et amore Dei" e (soprattutto) delle soccorritrici raggiunge il "Santobono" da luoghi talvolta molto distanti della città e della periferìa.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI