sabato 15 febbraio 2020
Chi svolge la professione dell'insegnante, nell'era del dominio di tablet e telefonini, ha il compito anche di trovare le "vie del cuore" più adatte per farsi strada nella personalità di un adolescente. L'associazione pedagogica "Portofranco", completamente gratuita, è nata a Milano ventidue anni fa con questa finalità: ma subito dopo, vista la bontà dell'iniziativa, si è diffusa anche in altre città d'Italia e specialmente a Napoli, dove l'evasione scolastica ha toccato picchi di gravità. Qui si tratta, infatti, di strappare gli adolescenti alla strada, alle seduzioni delle camorre e di ogni forma di illegalità. L'associazione della "Portofranco" napoletana, guidata da Maria Carmela Mazzara, composta da docenti volontari che aiutano i ragazzi "difficili" delle scuole superiori che non possono permettersi lezioni a pagamento, e che ha sede nella casa dei padri vincenziani di via Vergini, si è rivelata in questi ultimi anni un'istituzione indispensabile. Marcello Strommillo, docente del liceo "Cuoco-Campanella" è fra i padri fondatori della Portofranco napoletana: «Oggi questo impegno è più che mai necessario perché va diffondendosi la sindrome dei cosiddetti "hikikomori", cioè quei ragazzi che fuggono la scuola e il mondo esterno rifugiandosi in casa collegati solo al computer». Ben venga dunque Portofranco che conduce per mano i ragazzi a scuola!
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