martedì 9 settembre 2014
Michele Serra ("Repubblica", 4/9, p. 30) è "spaventato" da "permeabilità…del sistema mediatico, espugnato da qualsiasi farabutto capace di confezionare qualcosa di abbastanza efferato". Pensa al filmato della decapitazione in nome di Allàh. Censura? Solo buon senso: no a ogni mascherata, che per di più si fa effettiva apologia di reato. Quelle immagini possono far danni in soggetti ancora più "fragili" del sistema mediatico. Altro buon senso ieri ("Corsera", p. 31: «La resa educativa degli slogan sulla cannabis»: Giovanni Berardelli ricorda, purtroppo invano per noti intellettuali di vario genere, che è falso continuare a «considerare la marijuana come una droga che fondamentalmente non fa male… I danni generati dall'uso soprattutto nei più giovani sono accertati». Buonsenso merce rara… Qui per esempio (23/7) annotavo l'"azzardo" di Pietro Citati: per lui padre Matteo Ricci, il gesuita che arrivò in Cina, negava addirittura l'Incarnazione e quindi non era cristiano, ma solo un moralista "stoico-confuciano". Leggo ora ("Zenit" 2/9) della nuova pubblicazione (Ed. Studio Domenicano") del«Catechismo: cinese e italiano» di Ricci. Speranza in un po' di buonsenso, firmato Citati, anche sul "Corsera". E' chiedere troppo?
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