Un pastore sulla strada della «ricostruzione»
martedì 30 agosto 2016
È ricca e complessa l'eredità lasciata a Milano dal beato Alfredo Ildefonso Schuster, monaco, cardinale arcivescovo della città. In questo momento, però, prezioso è il ricordo del suo ruolo di vero pastore in mezzo alle rovine lasciate dal conflitto mondiale: per i fedeli ambrosiani fu un vero padre in mezzo alle macerie. In realtà tutto il suo ministero episcopale fu caratterizzato da un'unica vera attenzione: ricordare alla città e a tutto il Paese l'urgenza di mettere al centro sempre l'uomo e la sua dignità. Era nato a Roma nel 1880 e divenne sacerdote nel 1904, ricoprendo poi diversi incarichi nella Congregazione Cassinese, fino a diventare abate di San Paolo fuori le Mura. Nel 1929 venne scelto come arcivescovo di Milano: visitò cinque volte la diocesi, consacrò 275 chiese, 21 vescovi e 1.265 preti. Morì nel 1954.Altri santi. Santi Felice e Adautto, martiri (III-IV sec.); santa Margherita Ward, martire (1550-1588).Letture. 1Cor 2,10-16; Sal 144; Lc 4,31-37.Ambrosiano. 1Mac 8,1-7.12-18; Sal 36; Lc 3,15-18.
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