martedì 11 febbraio 2020
Disegnare, tessera dopo tessera, il volto di Chi ti ha creato. E farlo per una comunità che, dopo anni di clandestinità, oggi vuole metterlo al centro della sua preghiera quotidiana. È un'esperienza quasi unica quella capitata a Elisa Simoni, mosaicista ravennate che ha decorato l'abside della chiesa di Piastow, a 30 chilometri da Varsavia. Tutto è nato ("per grazia", dice Simoni) quando una suora paolina polacca bussa alla sua porta per un preventivo: faceva parte di una commissione di arte sacra che lavora alla "ricostruzione iconografica" delle chiese dopo gli anni del comunismo. «Le richieste erano ben precise – racconta l'artista –: bisognava realizzare un Cristo maestro, con la Bibbia in mano, benedicente, in stile ravennate. Ma soprattutto "non triste"». Tra giugno e novembre Simoni e i suoi collaboratori realizzano i mosaici su pannelli che vengono assemblati in dicembre a Piastow. Un'avventura a tutto tondo: «Lavoravo a 10 metri d'altezza, su impalcature precarie. La chiesa non ha riscaldamento e dovevamo interromperci a ogni celebrazione. Ma vedere con che intensità pregavano i fedeli – conclude la mosaicista – rendeva vivo quel che facevamo». E poi c'era Lui, il volto di Cristo: «Quando gli altri se ne andavano, restavo ai suoi piedi a pregare: credo siano stati i miei silenzi a "lavorare", più che le mie mani».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI