Papa Francesco sabato al "Messaggero" sul "mestiere" di giornalista: saggezza e misura. Attualissimo. Infatti su presepe e immigrazione una serie di spropositi: giornalismo "trik e trak", a chi la spara più grossa. In tema "Libero" (10/12, p. 1 e int.): «Basta con la menata dei profughi nel presepio»! Lunga tirata per convincere tutti che Giuseppe e Maria recandosi a Betlemme «non erano migranti», ma cittadini che tornavano alla loro terra di origine. Analisi di termini, indignazione prolungata con l'accento sull'«oro dei Magi» che «fu molto importante per la Sacra Famiglia». Altro che migrazione e povertà! Trik: Gesù non era povero, né forestiero, né migrante! Trak: «Basta con la menata»! E per coincidenza stesso "Libero" (p. 23) un lettore di Bologna afferma la stessa cosa in 20 righe: «Gesù non era migrante e nessuno può identificarlo con i migranti». Dunque doppio trik e trak. Nessuno dunque ha mai accostato Gesù e i migranti? A pensarci bene, col "mestiere" di giornalista, seppure trik e trak a ripetizione, qualcuno lo ha fatto, e chi lo ha fatto era Uno che di Gesù se ne intendeva: «Ero forestiero e mi avete accolto! Lo avete fatto a Me!». A me! Altro che accostamento! Una identificazione... E la cosa va ben oltre il presepe e il tempo di Natale: è, parola di Dio e come tale ricordata da tanti, da san Paolo (ICor. 13) e san Giacomo (1, 27) in poi, e il Successore di Pietro ha detto spesso che questo, quel «lo avete fatto a Me!» è «il nucleo cui tutto si riduce». Certo: il giornalismo trik e trak ha altri sentieri, altre "menate", e vede rovina ovunque non si sente accolto e approvato... è libertà, ovviamente, purché non si pretenda che in pagina, allora, oltre il trik e trak chi la pensa diversamente faccia solo una "menata", e quindi giù botte coi botti, "artificiali" come i fuochi della notte di Capodanno in arrivo... Evviva il presepe!
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