mercoledì 11 marzo 2015
Si chiama Alzheimer Café, come viene identificata questa tipologia di locali dal 1997, quando si trova traccia dei primi esempi in Olanda. L'associazione Allegra-Mente ne ha creato uno a Reggio Calabria, potendo contare anche sul sostegno dell'arcidiocesi metropolita che ha messo a disposizione il consultorio nel quale ha trovato casa la sigla del volontariato. Nell'Alzheimer Café in riva allo Stretto opera un'équipe specialistica che ha l'obiettivo di fare interagire i pazienti e le loro famiglie, in un ambiente che garantisca stimolazioni cognitive e relazionali. Così, gli incontri si rivelano anche occasioni in cui il personale, qualificato, offre indicazioni e orientamenti ai congiunti dei malati, aiutandoli a gestire situazioni di cui spesso non si conoscono i confini. Tra l'altro è proprio sulle famiglie che gravano le maggiori responsabilità. L'iniziativa reggina è stata presentata dalla responsabile di Allegra-Mente, Maria Cara, nell'ambito di un incontro organizzato dall'associazione Famiglie italiane. Oggi è previsto un incontro, mentre da aprile cominceranno gli appuntamenti di gruppo, cui saranno affiancate serate tematiche assieme a iniziative di laboratorio. Nei fatti già funziona uno sportello informativo. E c'è pure una pagina Facebook creata ad hoc. Tutto servito dall'Alzheimer Café targato Reggio Calabria, assai simile alle iniziative di avanguardia nate in Australia, Canada e Stati Uniti, oltre che in Olanda.
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