mercoledì 29 maggio 2013
Fu a quel punto che Gesù si alzò in piedi, trascinato dalla intensità del discorso che sgorgava dalle sue viscere. Pietro gli diede il braccio per aiutarlo. «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e rendano grazie al Padre vostro che è nei cieli».Giacomo ricorda e vede le prime stelle. Il lago trema laggiù. Quella sera Gesù era un fiume in piena. Quando si era alzato in piedi parte della gente si era avvicinata. Parlò a lungo, la sua voce risuonava nell'aria ferma. Fu duro. «Amate i vostri nemici!» gridò a un certo punto. Fece un passo, scendendo lungo il dorso sabbioso. E: «Guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione! Guai a voi che siete sazi ora, perché avrete fame! Guai a voi che ora ridete perché sarete afflitti e piangerete!». La folla iniziava a mormorare. Andrea ricorda di aver visto alcuni alzarsi e andarsene. Nell'aria ferma la sua voce arrivava come una frustata. «Benedite coloro che vi maledicono! Se amate coloro che vi amano, che merito ne avete? A chi ti colpisce su una guancia, offri anche l'altra. Fate del bene senza speranza di riceverne, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, benevolo con gli ingrati e con i malvagi. Siate misericordiosi, com'è misericordioso il Padre vostro…».
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