venerdì 5 luglio 2019
Che sia pistacchio o fragola, cioccolato o limone, poco importa. Quello che conta è che sia offerto da un bambino a un altro, da una famiglia a un'altra. Dopo il caffè e il pane, torna il «gelato sospeso», lanciato per il quinto anno consecutivo dall'associazione Salvamamme. Il meccanismo, mutuato dalla tradizione napoletana di lasciare una tazzina pagata al bar, è quello ormai consueto: chi ordina un cono in una delle gelaterie aderenti, ne può pagare un altro, lasciando il corrispettivo in un grande vaso di vetro. Sarà il gelataio, quando sarà il momento giusto, a offrire un cono a un bambino (o a una famiglia) in situazione di difficoltà economica, per il quale magari anche una semplice coppetta è un lusso. Un piccolo gesto che può regalare il sorriso a qualcun altro: dal 2015, quando è nata l'iniziativa, sono stati donati 100.000 gelati, in 430 gelaterie di 409 città in 20 regioni. Il gelato sospeso funzionerà fino al 31 ottobre, e i soldi raccolti ed eventualmente non utilizzati serviranno a finanziare le attività di Salvamamme. L'associazione, con sede a Roma, da oltre 15 anni interviene a favore delle mamme in difficoltà: fornisce supporto psicologico e aiuti concreti come corredini, latte in polvere, carrozzine... E ora ha pensato anche al gelato.
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