martedì 18 settembre 2018
Era un autobus affollatissimo, quel 143, l'unico, sbraitavano i passeggeri imbestialiti, a transitare sulla collina dei Camaldoli, ovviamente a Napoli.Un uomo anziano, nel corridoio, fa gran fatica a superare una carrozzina con neonato sistemata di fianco alla fila dei seggiolini: e se ne lamenta col padre, un ragazzo sui vent'anni. Quest'ultimo reagisce con imprevista violenza alle osservazioni del passeggero dai capelli bianchi e urla a gran voce, a stento trattenuto dagli altri viaggiatori, l'intenzione di picchiarlo. L'uomo anziano, per nulla intimorìto, gli risponde in dialetto:"scennimmo","scendiamo", come a dire: la violenza qui non è ammessa.
Ma il ragazzo, che non ha evidentemente questo sano principio, urlando furiosamente comincia a menar una pioggia di schiaffi e pugni all'impazzata proprio nell'autobus, e qui avviene il piccolo miracolo: i viaggiatori non si fanno da parte indifferenti e paurosi ma, compatti, formano come una sorta di muraglia umana per proteggere l'uomo dalle spalle curve che aveva osato sfidare il ragazzo, e perciò ricevono da lui sonore batoste in ogni parte del corpo.
Fra i passeggeri schierati fra i due c'era anche chi scrive queste righe: e a noi balzarono giù dal naso gli occhiali, colpiti da un pesante manrovescio. Nella ressa scoppiata sul bus, siamo scesi anche noi e ignoriamo come ne sia uscito lo sfortunato anziano passeggero, in ogni caso la buona notizia è che la gente lo ha difeso e ha per certo evitato il peggio.
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