martedì 2 luglio 2019
Cinque persone tra i 34 ed i 65 anni, vittime di infortuni sul lavoro che hanno lasciato sul loro corpo una disabilità permanente cambiandone la vita per sempre: un paraplegico in carrozzina, un non vedente, un grande ustionato, un amputato di arto superiore e un traumatizzato cranico. Proprio loro per venti giorni a Paceco, alle porte di Trapani, si mettono in gioco imparando a lavorare. Stavolta con le lumache. Si chiama «LumacAttiva» e si svolge in un'azienda elicicola il progetto promosso da Inail e Coldiretti Trapani insieme all'azienda «La Lumaca Baiata» che, con un percorso laboratoriale, punta a favorire l'auto-imprenditorialità nel settore agricolo degli assistiti Inail, coinvolti in attività al termine delle quali uno tra loro sarà anche assunto. «Generalmente si pensa che queste persone abbiano limiti invalicabili – osserva Domenico Alba, titolare con la moglie dell'azienda e presidente anche della Olympic Trapani, squadra di basket in carrozzina – ma la mia visione è completamente diversa. Al di là di quel che si crede, i disabili sono persone che hanno sviluppato in modo speciale alcune capacità residue rispetto all'incidente subìto, e io vado a "sfruttare" quelle capacità. Se a uno manca un braccio so già che lui con l'altro può fare quello che faccio io, non mi devo preoccupare se lo farà in maniera diversa».
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