Un abbraccio per tre piccoli in difficoltà
domenica 28 gennaio 2018

Tre nuovi appelli per l’adozione di tre bambini arrivano dal Tribunale per i minorenni di Milano, che da qualche mese ha un nuovo presidente, la dottoressa Maria Carla Gatto. Il Tribunale del capoluogo lombardo, per riuscire a collocare i minori con situazioni difficili alle spalle o con “bisogni speciali” che hanno cioè difficoltà a trovare una mamma eun papà, punta anche sulla Rete, vale a dire sul proprio sito (http://www.tribmin.milano.giustizia.it/) sul quale pubblica le loro storie.

La ricerca prosegue anche per Paolo, 7 anni, tenero e bisognoso di affetto, attualmente in comunità per una sua precedente storia famigliare dolorosa. Il bambino è affetto da una malattia genetica che gli permetterà una crescita regolare anchese con dei “deficit somatici che potranno essere attenuati con interventi chirurgici”. Paolo è socievole, giocoso, frequenta regolarmente la scuola elementare con un ritardo per difficoltà cognitive e di linguaggio.

Occorrono due genitori con figli di età diverse che siano disposti ad accogliere in adozione Ambra, una bambina di due anni con occhi grandi e capelli ricciuti neri. Ambra è sorridente, socievole, allegra ed affettuosa. Anche la piccola, come Paolo, si impegna, con l’aiuto della riabilitazione, a superare le difficoltà della sua patologia congenita che ritarda lo sviluppo psicomotorio e riduce le capacità visive.
Le famiglie che desiderino rendersi disponibile adaccogliere Luigi, Paolo o Ambra devono inviare i propri dati e numero di telefono alla Cancelleria adozioni del Tribunale per i minorenni di Milano, email: cancelleriaadozioni.tribmin.milano@giustizia.it,all’attenzione della dottoressa Simonetta Testero.

In Cambogia, tra povertà e Aids

Seav Lean è il nome di una bambina bellissima che vive a Neak Loeung, porto commerciale della Cambogia. Seav ha una famiglia, ma le loro condizioni economiche non le permettono di proseguire gli studi con quella serenità che tutti i bambini del mondo dovrebbero avere. La mamma è casalinga, mentre il papà è un piccolo commerciante, che mediamente guadagna appena poco più di un dollaro al giorno. Con lei, nella loro minuscola casa, vivono anche due fratelli di tre e tredici anni. Seav Lean sogna di poter diventare un’insegnante, e Cifa Onlus, ente laico e apartitico che dal 1980 si occupa di cooperazione e adozioni internazionali, le ha promesso che ce la farà.

Proprio come lo ha promesso a Yitagessu, che in Etiopia ha perso sia la mamma sia il papà a causa dell’Aids. Yitagessu ha diciassette anni e studia con grande impegno, ma l’impegno purtroppo a volte non basta. Vive assieme a uno zio e alla sorella in un'abitazione di proprietà del governo, che permette loro di pagare un affitto più basso della media. Come tutti i ragazzi del mondo ha un sogno: il suo è diventare medico e salvare lavita agli ammalati, come per “riscattarsi” da quel destino che gli ha strappatoentrambi i genitori.

Per aiutare Yitagessu, beneficiario del progetto di Cifa “Insieme contro l’Aids”, e la piccola Seav Lean, è possibile contattare l’indirizzo di posta elettronica sad@cifaong.it oppure chiamare Cifa, ufficio sostegno a distanza allo 011.5630441.

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