sabato 10 giugno 2017
Abbagliato, non vedi più niente: traveggole! Sul “Fatto” (28/5, pp. 1 e 17) titolo allarme: «2016, l'invasione degli ultrapreti»! Esordio: «Mentre la società italiana diventa sempre più secolarizzata la tv si riempie di papi, santi e miracoli»: arrivano gli «ultrapreti». Un'invasione di massa per Matteo Franchi con calcolo preciso: «Tra settembre 2016 e agosto 2016 (sic!) 901 programmi e fiction religiose per un totale di 912 ore trasmesse»! A parte il tempo contato alla rovescia, l'indignazione laica è forte: persino nell'«era berlusconiana, tra 2010 e 2011 (qui il tempo è nel senso giusto, ndr) ci furono solo «57 programmi e fiction per sole 61 ore e 54 secondi»! E la scoperta è illustrata a tutta pagina 17: «Il Vaticano conquista la tv: quasi 1.000 ore di fiction tra santi e papi», con tabella degli eccessi cronometrati infallibilmente, ove leggi le cifre nude. Appunto: da «57 programmi per 61 ore» e spiccioli a «901 programmi per 912 ore, 18 minuti e 56 secondi»! Leggi anche la fonte: una «ricerca» della Fondazione Critica Liberale, diretta da Enzo Marzo. Nessuna sorpresa, è da sempre in protesta. Eccolo, per esempio (“Repubblica”, 1/6/2000) indignato con tutti: «Troppa Chiesa in poco Stato»! Ancora (“Stampa”, 13/1/2001) contro Pierluigi Battista definito «laico al 2%», mentre lui e “Critica Liberale” lo sarebbero al 100%. Famoso anche un intervento a “Ballarò” (30/11/2006): per lui al mondo «la libertà», unica pura e semplice, l'hanno data solo quelli che pensano come lui... Ora il criterio è semplice: «Don Matteo»? Roba del Vaticano! Ed è fatta. Forse è un abbaglio, con fra/intendimento, e il “fra” non è roba religiosa. E l'abbaglio disfa i “fatti” in “disfatte” reali. Che dire? Ti viene in mente un gioco di parole: per Enzo Marzo vero nome dell'Italia sarebbe... Gran Pretagna! Un sorriso cordiale.
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