Uccisa per la sua opera da educatrice cristiana
venerdì 16 settembre 2016
Quella all'educazione è una vera e propria vocazione che va coltivata, affinata, fatta crescere per essere pronti anche ad assumersi le responsabilità che ne conseguono. Santa Ludmilla, testimone boema vissuta tra l'859 e il 921, compì la sua opera di evangelizzatrice proprio attraverso l'educazione e pagò con la vita per questo impegno: oggi è un modello ancora attuale per gli educatori cristiani. Nata a Melnik, a 14 anni andò in sposa al duca di Boemia. I due sposi vennero poi battezzati da San Metodio, apostolo degli slavi. Ebbero sei figli, che educarono alla luce della fede cristiana. Ludmilla rimase presto vedova e andò a vivere dal primogenito, che però morì nel 916. Le venne allora affidata l'educazione del nipote Venceslao, ma la nuora, legata ancora al paganesimo, la relegò nel castello di Tetin, dove Ludmilla venne uccisa forse su ordine della nuora.Altri santi. San Cornelio, Papa (251-253) e martire; san Cipriano, vescovo e martire (210-258).Letture. 1Cor 15,12-20; Sal 16; Lc 8,1-3.Ambrosiano. 1Pt 4,12-19; Sal 10; Lc 17,22-25.
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