mercoledì 18 febbraio 2015
La percezione di una tensione vivente tra il caduco e l'eterno, il relativo e l'assoluto. L'Altro da sé e da tutto che si riflette nel tutto e negli altri e trova corrispondenza, immateriale per quanto minuscola ma ineludibile e inviolabile, in ogni sé. Questo per me è l'essenziale poi tocca vivere e tutto si complica. Giorni peccaminosi in pensieri e comportamenti sono i giorni in cui il sé si compiace di sé stesso. Ci sono giorni che mi accontento di non dimenticarlo.Con le parole sto attento, mi forzo ad una disciplina che trova conforto nella lettura, nella riflessione, nel silenzio e limite nella contemplazione. Trae beneficio dalla materialità di azioni conseguenti e qui inciampa l'asino, l'ignorante per eccellenza, svelando il rapporto idolatrico, falso e bugiardo, che ogni ideologia, anche quella dei buoni sentimenti, intrattiene con le parole. Giorni illegali diventano i giorni del lavorare la terra, allevare animali, praticare l'artigianato, impossibilitati tra diritti imposti e doveri perseguiti. Una legalità paranoica e servile, avulsa da ogni contesto storico e geografico, è la cartina di tornasole di una divaricazione sorda ed ottusa tra il concreto vivere e la perfezione dell'ideale.
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