sabato 3 settembre 2016
Forse è il silenzio che dona l'incanto a questa piccola Sella, appesa tra i monti più alti, dove le rocce grigie al mattino e rosate alla sera raccontano favole senza futuro, come le bugie dette ai bambini per farli sorridere e cancellare il loro pianto. Forse sono le ombre lunghe dei larici e dei pini allungate sui prati che avvertono che l'estate è finita, che devi lasciare qui i tuoi sogni per indossare di nuovo la tua giacca ricucita sulle realtà di domani. È la scuola, l'ufficio, la porta di casa, il lavoro, il cammino di ogni giorno sul marciapiede, il rumore della città.In pochi giorni tutto sparisce e resta qualcosa che assomiglia a un quadro che appenderai sulla parete della tua camera a illuminare i mesi d'inverno. Dove hai passato le vacanze, ti chiederanno gli amici. E tu dirai le cose più banali, i pranzi, qualche incontro, forse una passeggiata, quasi il raccontare il tuo respiro di libertà di pensiero in quel tuo camminare nel bosco, quell'odore della terra dopo la pioggia, i tuoni della notte e il fuggire degli animali che avevano sentito la tua presenza, fossero solo una debolezza dell'animo da non condividere con altri. E non ti accorgerai subito di venire precipitato in una dimensione diversa, qualcosa che forse non hai deciso da te, ma che ti è stato offerto dalle opportunità dalla vita.Il faticoso cammino dell'umanità, costretta ad andare avanti senza vedere la fine della propria fatica, viene spezzato in piccole dosi anche a noi che dobbiamo portarne il peso, quasi sempre senza comprenderne la ragione. Ma è questa certezza di appartenere a una diversità e assieme unità di popoli che hanno appena incominciato un cammino di conoscenza della propria libertà che ci permette di affrontare le ricerche più avventurose nel mondo della scienza e in quello, ancora più denso di dubbi e di ombre, dello spirito. Per quanto possa sembrare una anomalia anche una vita modesta, senza visibili avventure, ma con il semplice pensiero delle necessità del proprio giorno, dona qualcosa di necessario alla costruzione del futuro del mondo. La nascita di un figlio, il pianto per una assenza, il coraggio di una impresa, la volontà e lo sforzo di risalire le scale della società attraverso l'impegno dello studio, l'aiuto senza compenso materiale a chi ne ha bisogno sono i gradini di una scala che ci è stata posta davanti e che dobbiamo affrontare. Una avventura che ci chiama e che non possiamo non ascoltare anche in mezzo agli errori e alle malvagità delle guerre. Ci saranno sempre degli angoli di pace, una piccola Sella appesa come un fazzoletto tra i monti di questa patria meravigliosa che è il Trentino.
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