mercoledì 21 ottobre 2015
Cosa hanno in comune un punto mobile per la vendita di prodotti tipici locali, un risto-bar ed una pasticceria di Catania? Un finanziamento solidale della Caritas. Si tratta di tre nuove realtà imprenditoriali, accompagnate dalla Caritas diocesana e avviate grazie al Prestito della speranza, strumento di microcredito promosso dalla Cei in collaborazione con Intesa-San Paolo, rivolto a famiglie e soggetti che desiderano avviare attività commerciali e imprenditoriali per un importo massimo di 25mila euro.Il primo prestito ha permesso a un giovane agente di commercio di scommettere sulla vendita e la promozione dei prodotti tipici siciliani; ha potuto aprire la partita Iva, acquistare una vettura per la vendita dei prodotti e le materie prime da immettere sul mercato. Il secondo è servito per l'avvio di un'impresa familiare: marito, moglie e tre figli apriranno un risto-bar con laboratorio di tavola calda e gastronomia. Si chiamerà “Heaven”, un nome non scelto a caso, poiché l'avvio dell'attività rappresenta il “paradiso” per una famiglia che non aveva il minimo per vivere. Il terzo prestito ha permesso ad una donna sola con figli a carico in età scolare di realizzare il sogno di aprire una pasticceria in un paese della provincia. In questo caso è servito per sostenere il costo di gestione dell'attività, il pagamento iniziale delle utenze e l'acquisto delle materie prime.«Anche così la Caritas – ha dichiarato don Piero Galvano, direttore Caritas di Catania – aiuta chi ha perso il lavoro a non perdere la speranza».
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