giovedì 24 aprile 2014
Pronti? Come no, prontissimi. E allora via! Alle 17 spaccate di ieri pomeriggio 500 giovani del Trentino Alto Adige sono scattati idealmente in piedi per la loro corsa non competitiva contro il tempo, la «72 ore senza compromessi». Su le maniche, via il cellulare, e cuore in movimento per una maratona di volontariato, cominciata con una sorpresa. Solo al momento del via, i coordinatori della Caritas e degli altri 50 enti coinvolti hanno "svelato" ai ragazzi over 16 l'impresa da realizzare: chi non aveva mai condiviso qualche ora con un malato di Alzheimer si trova da oggi in una casa di riposo a "provare" un progetto di animazione; chi temeva il disagio mentale si troverà a pensare una grigliata con gli ospiti di una comunità terapeutica. Altri progetti da portare a termine entro le 17 di sabato? Ripristinare un parco, bonificare un orto, inventarsi un murale, fare musica con un gruppo che accoglie anche senza fissa dimora. «Puntiamo soprattutto sulla progettualità – tiene a precisare Laura Ciaghi, coordinatrice trentina – e sulla verifica nella festa finale di sabato». Collaudata da cinque anni in regione, l'idea venuta dalla Germania e attecchita nei Paesi dell'Est, ora dal Brennero scende in Italia. «Senza compromessi» vuol dire che i giovani accettano totalmente la sfida "oraria" del volontariato: 72 ore non cambiano davvero la vita, ne esigono molte altre. Ma più le spendi bene ora, più si riveleranno preziose domani.
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