martedì 6 febbraio 2018
Leggi e rifletti, come uno specchio vivo: a completare, o anche contestare... Ieri, per esempio, era l'anniversario dell'uccisione in Turchia di don Andrea Santoro, amico e confratello, e sul “Giornale” (p. 10) un titolo virgolettato: «Mio fratello ucciso nel nome di Allah. Il Papa difenda i cristiani». Parla – o meglio in questi termini parlerebbe Maddalena, sorella di Don Andrea – ma quel titolo con congiuntivo esortativo, in pratica un imperativo, darebbe per scontato che il Papa “non” difende i cristiani in Turchia, e così il dialogo ampio, articolato e carico di speranza diventa una frecciata a papa Francesco, abituale da anni su quelle pagine. Brutto esempio di pagina da completare, e anche da contestare... Don Andrea in Turchia? Lo ha detto tante volte a tutti noi: era lì anche come presenza mite e generosa sui luoghi nei quali è nata e si è consolidata la Chiesa per i primi 4 secoli. Dunque alle fonti del Vangelo vissuto ieri e oggi, anche fino al martirio. Ben altro genere su “Libero” (3/2, p. 11): «Il Papa si fa dire dai cinesi quali vescovi nominare». Semplificazione vergognosa di un rapporto fatto di eroismo e sangue cristiano da più di mezzo secolo. Non sanno, certo, che anche da noi per la nomina dei vescovi c'è una specie di nihil obstat statale, e sparano l'offesa malevola, gratuita e ignorante. Ancora: «Non c'è un unico Dio per i tre monoteismi»! Lo strillo campeggia su “La Verità” (3/1, p.18) per denunciare un supposto «tradimento cattolico» colpa del Concilio e di papa Francesco: o ignoranza della materia, o volontà di offendere con accuse senza senso... Non basta: “Corsera. La Lettura” (28/1, p. 2) «Una casa per tre religioni: stare insieme, pregare insieme, pranzare insieme... importante è rispettarsi, conta stare uno accanto all'altro». Postilla buona: rispetto per tutti. E si cammina!
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