sabato 1 luglio 2017
Metti insieme un migliaio di volontari, anima di 52 centri di ascolto e onlus legati alle Caritas parrocchiali a cui ogni settimana accorrono tra i 7 e gli 8mila bisognosi e ne esce il volto della carità della diocesi di Novara. Il tutto presentato alla “Fiera della Carità”, vissuta per la prima volta nei giorni scorsi. Trasparenza e condivisione di buone prassi sono i due elementi al centro di un evento «che vorremmo diventasse appuntamento fisso per le nostre comunità», spiega il direttore della Caritas diocesana don Giorgio Borroni. «Anzitutto trasparenza, perché nell'occasione abbiamo presentato i risultati dei progetti finanziati grazie ai fondi dell'otto per mille – prosegue il sacerdote –. E poi condivisione: la nostra diocesi è così grande che spesso anche chi si occupa di problemi simili non conosce le esperienze fatte in altre zone o parrocchie». Sono stati presentati progetti finanziati per 800mila euro «anche se oggi – confida don Borroni – il problema è da un lato quello di conoscere le esigenze della realtà territoriale, dall'altro quello di rispondere in modo adeguato. Per fare questo bisogna fare collaborare le varie associazioni, incrociare le loro idee. Per questo abbiamo dato il via all'Osservatorio della Povertà, perché questo fenomeno sta cambiando rapidamente e questa fiera vuole fare conoscere le associazioni e le loro buone pratiche».
Per il direttore della Caritas «si tratta di imparare a leggere i cambiamenti sociali che riguardano il nostro Paese e il nostro territorio».
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