sabato 18 febbraio 2012
Dopo l'exploit del cantante che se non canta, purtroppo anche straparla e urla,
il virus si diffonde. Ieri mattina a Radio Radicale un paio d'ore di urla trionfali – insulti e parolacce nei confronti di Vaticano, Cei, preti e cattolici – e rivendicazione di "vittoria" su Ici-Imu. Questa o non è vera o nei termini urlati è sconfitta per tutti. Infatti sempre di "urla" son piene le pagine. Su "Repubblica" per esempio. (p. 9) leggo: «A fine celebrazione Staderini - per la cronaca segretario radicale – ha urlato a Fisichella: «Togliti la collana d'oro!» E il prelato: «È bigiotteria, non ci compri neanche un caffè». Vedono oro dovunque, certe pulci cultural-politiche, ma il discorso in prospettiva è pesante. Sempre "Repubblica", infatti, a p. 6, nell'elenco dei «Beni ecclesiastici» risultano «1.853 ospedali e case di cura». Non pagano l'Ici-Imu? Quelli privati e profit sì, quelli inseriti nel sistema sanitario pubblico no. Malpelo questo lo sa. E sa che sempre lì, a p. 19, legge: «Roma. Malati curati per terra. I pronto soccorso sotto inchiesta». E bis sul "Corsera" – Cronaca di Roma, p. 1 e 3 –: «Incubo pronto soccorso. Pm in campo», e «Centinaia di malati, neanche un letto». Ipotesi: mettiamo che dovendo pagare tutti l'Ici-Imu (anche quelli oggi esenti), quei 1.853 ospedali e case di cura finissero per chiudere, la sanità reale, per i cittadini di ogni idea – bigotti, devoti, clericali, anticlericali, atei, bestemmiatori, urlatori vari, radicali compresi – sarà certamente migliore? Oppure – escluso Staderini per coerenza – sarà per tutti peggiore? Bella vittoria, dunque! E bel dilemma: con risposta inclusa, ovviamente gratuita e non urlata.
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