mercoledì 4 novembre 2009
Ieri "Lupus" tra tragedia e paradosso. Evocavo il «suicidio non assistito» della povera Diana Blefari che (sempre ieri "La Stampa", p. 8) chiedeva al fidanzato: «Ti prego, adesso devi aiutarmi a morire»! «Biotestamento»? Ancora: sempre "Stampa" (2/11) quasi tutta p. 53 per uno che uccide la moglie e poi si suicida. Commento dello «psichiatra»: «Tipico suicidio oblativo" gesto d'amore. Prima di uccidersi uccide chi gli sta accanto. Per non lasciarlo solo con la disperazione». Certe sicurezze tutte «laiche» su volontà di morire da sancire per legge fanno pensare un po'. Fuori dei drammi veniamo ai paradossi. «Ieri è stata la festa di tutti i Santi»: così lunedì («Da Magritte a Marie Curie: scopri chi è il laico del giorno») "L'Unità" (p. 18) prende spunto per lanciare «LaiCal, il calendario di Virus». D'ora in poi «Sul sito del giornale» invece dei Santi, roba vecchia, retrograda e bollita, si troverà «il laico del giorno», p. es. «Aldo Fabrizi» al posto di «Tutti i Santi», Marie Curie al 7 novembre, «Luchino Visconti» al posto di «Tobia beato», e così via. Per loro «niente di blasfemo o di offensivo», solo «curiosità» e buon umore. Qualche nome: «Groucho Marx, Magritte, Buster Keiton, Adele Faccio» ecc. Va bene. Oggi per esempio va benissimo Karl Marx, al posto di San Carlo, il 25 dicembre Charles Darwin, e via col vento laico" . Paradosso per paradosso da cronaca attuale. Malpelo si chiede con chi vorranno sostituire, al 23 giugno, anche San Giuseppe Cafasso, apostolo e protettore dei carcerati e moribondi. Qualche proposta molto "analoga", nelle cronache di questi giorni, un acuto cronista potrebbe anche trovarla, ma forse non è davvero il caso.
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