domenica 16 novembre 2008
Parole e silenzi. Venerdì, "Corsera" (p. 17) angolino in basso a destra, due perle. Prima: "Valori: sull'aborto il no dei vescovi". Il trafiletto racconta che, nonostante la telefonata di Obama al Papa, i vescovi americani insistono sul "no" all'aborto. Una notizia sconvolgente, soprattutto intelligente e nuova! Se per caso domani Berlusconi " o basterebbe Gianni Letta? " telefona a Veltroni per fargli gli auguri di compleanno, il giorno dopo la notizia sarà che il Pd non si scioglie nel Pdl?
Seconda: proprio lì sotto, rubrica "Qui Lina", testuale: «Obama chiama il Papa: silenzio sulle staminali. Esempio supremo di telefonata diplomatica». Ormai il linguaggio diventa fumogeno. Tutti leggono "staminali", ma pochi riflettono che in questione è la soppressione di ciò che per lo meno è creatura umana potenziale, e per molti lo è già attuale. Perciò ci si può anche ridere sopra. Sempre sui silenzi, sempre venerdì, su "Repubblica", p. 57 - "Cultura" - ampio saggio storico di Agostino Giovagnoli che racconta vicende e testi della dura condanna del nazismo da parte di Pio XI, e tu leggi che «in quel contesto emerge la figura di Eugenio Pacelli (Segretario di Stato vaticano e in seguito Pio XII, ndr) e la dura pronuncia contro il manifesto nazista e antisemita di Hitler». Che dire? Niente, salvo scommettere sul fatto che, sempre su "Repubblica" " l'occasione arriverà presto " si continuerà a scrivere che Pio XII ha chiuso occhi e orecchie sui crimini del nazismo, in particolare sulla Shoah e che, ma sì, in fondo un po' complice di Hitler lo è stato e gli ebrei, ma sì, non li poteva soffrire. È forza d'inerzia"
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