mercoledì 14 gennaio 2004
Anche oggi qualche pazziola in pagina. «Repubblica» di ieri, titolo: «Promessi Sposi, la Archibugi spoglia Lucia». Strana dichiarazione della regista di questa nuova fiction che giustifica così la libertà che si è presa sul romanzo del grande Don Lisander: «Manzoni è di tutti, non solo del mondo cattolico che ha voluto mettere le mani sul romanzo». Giusto: cattolici, giù la mani dal Manzoni! E lei le allunga e tira giù le mutande a Lucia" Brava! Altra pazziola, sempre «Repubblica», ma lunedì, intera p. 24: «La rivincita della preghiera». Gran minestrone sul bisogno di spiritualità con tutto dentro, dal rosario ai mantra e a chi parla coi morti, e lì sotto la tesi dell'esperto Andrea Bocconi riassunta così nel titolone: «La preghiera è un ritorno all'infanzia». Col rischio evidente di un malinteso infantilismo, se non si tiene presente che enfant vuol dire figlio, e nella fede cristiana presuppone la realtà grande e magnifica del «Padre» e la fraternità di Gesù di Nazaret, per cui si sa che Padre è, quel Padre che vuole i suoi figli grandi, liberi, maturi, addirittura «partecipi della natura divina». Altro che «ritorno all'infanzia», che somiglia tanto al «rimbambimento», e suscita giusti sospetti in chi vuole essere «libero e forte»! Per chiudere prendo spunto dal fondo di Vittorio Feltri su «Libero» (11/1): «Le cose su Bobbio che nessuno ricorda». Ce n'è un'altra omessa da tutti, anche dalla puntigliosa biografia sull'«Unità», stesso giorno, p. 6 intera: Bobbio fu sempre contrario all'aborto, e lo scrisse sul «Corsera» (8/5/1981) in vista del referendum. Solo «Avvenire» (stesso 11/1) ha riportato quel testo. Maestri quando fa comodo"E se i veri pazzi fossero i furbi?
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