sabato 30 luglio 2016
Eccessi di scrittura, tra fiducia in se stessi e fretta. Capita in pagina varia, e anche ai migliori, e allora la gentilezza è d'obbligo: un buffetto amichevole e via! Lunedì 25 due esempi chiari e illustri. Sul "Fatto" (p. 10: «Maria Maddalena riabilitata») un collega di solito informato nel campo politico e anche storico-culturale racconta come papa Francesco abbia voluto promuovere a festa liturgica di tutta la Chiesa il giorno di Santa Maria Maddalena, finora di culto locale.Lo fa bene, ricordando che Tommaso d'Aquino la chiama «apostola degli apostoli» – interessante il fatto che il correttore automatico mi segna apostola come scorretto, ndr– e scrive che proprio lei «fu la prima a vedere Gesù risorto», lo annunciò loro e «questo si è creduto nei secoli». Giusto! E in realtà lo si crede ancora. Ma nel sommario leggi che essa «fu la prima ad assistere alla Resurrezione». No! Lei trovò la pietra rovesciata e il sepolcro già vuoto… Eccesso veniale! Più sorprendente, in verità, stesso giorno leggere nel titolo ("Messaggero", p. 13) che papa Francesco va in Polonia «con 2 milioni di giovani», e nel testo che «gli arrivi previsti supereranno il milione».Venialissimo! Meno veniale però sempre lunedì 25, stesso articolo, leggere che il giorno prima all'Angelus del Papa la piazza era «semideserta e infuocata». «Infuocata» sì, ma il filmato di 19 minuti mostra la piazza gremita ben oltre le transenne, fino a piazza Pio XII. Fretta e distrazione evidente, confermata anche quando leggi che la Giornata Mondiale della Gioventù «si è aperta a Cracovia, città natale di San Giovanni Paolo II…», che però è nato a Wadowice, 60 chilometri da Cracovia!Capita anche ai migliori. In venti anni chissà quante volte è capitato anche qui? Chiedo scusa ai colleghi, e soprattutto ai lettori.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI