giovedì 7 marzo 2013
Certi giornali, certi articoli, certi titoli… «Le strane assenze per perdere tempo»! Così ieri “Il Fatto” legge l'assenza di 4 cardinali elettori. Prima di scrivere, leggono anche le intenzioni altrui: «perdere tempo»! Ancora: «Porporati divisi. Sembra il Parlamento»: così “Il Messaggero” (p. 9) titola un'intervista allo storico che parla di «un (suo) libro sulla elezione del Papa». E il paragone col Parlamento pare davvero squilibrato. Eppure è il meno. Vergognoso, contenuti e forma, un servizio di Michele Anselmi sul “Secolo XIX” (pp. 1 e 7): «Mea maxima culpa… i silenzi vaticani sulla pedofilia… il film sul silenzio di Sua Santità». Libertà, ovvio, ma è evidente l'ignoranza, forse voluta e quindi doppiamente colpevole – difficile infatti supporla involontaria – di almeno venti anni di documentazione abbondantissima, minuziosa, date, numeri, nomi, fatti, scritti ecc., sulla opposizione di Joseph Ratzinger, prima e dopo il 2005. Michele Anselmi, se vuole può far finta di niente, e addirittura cercare di annacquare, in conclusione del suo pezzo, parlando non più di «Sua Santità», ma della «complice omertà delle gerarchie vaticane». Replica? Solo come esempio: sul sito online di questo giornale (ma anche su quello della “Stampa”) sono lì, da anni, i dati e le cifre della lotta concreta e dura, tutt'altro che “silenzio”, proprio di «Sua Santità» contro i pedofili di ogni risma, anche ecclesiastica. E allora il fango messo a forza nel ventilatore va ben oltre i suoi veri confini e torna in pagina, controvento, sulla faccia di chi lo lancia, ne sia o meno consapevole… E il Conclave andrà avanti, verso il 266° successore di Pietro.
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